Uno spettacolo dove si incontrano e dialogano fra loro, fino a “contaminarsi”, culture e tradizioni, provenienti dall e p iù diverse realtà territoriali e geografiche. Un o spettacolo, alla scoperta delle molteplici latitudini che popolano il mondo della creatività e dell’arte, dove al centro di tutto risiede quel bisogno inesorabile ed insostituibile di “restare umani”. Ecco che lo spettacolo altro non vuole essere che un vero e proprio “vi aggio di scoperta” insieme a quel magic o popolo dai sogni spezzati e poi risorti Nella consapevolezza, poi, che il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attrave rso gli occhi di u n altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è. Perché, quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi.

Una nave immaginaria, ed i suoi stravaganti marinai, affronta senza nessuna paura e con grande entusiasmo quel mare fatto di emozioni e di meraviglie, dove è possibile incontrare i propri sogni, le proprie speranze, i prop ri desideri. Una produzione “mirata” che tratta il tema dell’interculturalità e dell’incontro f ra diverse culture, di un mondo che si divide fra coloro che i confini vorrebbero cancellarli e coloro che vorrebbero innalzarli più alti di prima.

Spettacolo che mira a sottolineare quanto sia meglio costruire ponti che muri: noi non cre diamo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Crediamo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia che è la famiglia umana… insomma, per noi è solo una questione di "Visioni".

Questa produzione affronta la questione dei confini in maniera speciale, utilizzando quella che amiamo definire Arte dell’Incontro: una produzione, uno spettacolo alla scoperta del Paese delle Meraviglie insegnando alle person e, l’Arte dell’Incontro. Quell’Arte che vede nella diversità fonte di ricchezza e che mira a trasformare l’incontro in scambio, in conoscenza, in desiderio di crescere e di scoprire. Si perché per “Visioni” la Vi t a è l’Arte dell’Inc o ntro. E il caso, la coincidenza, il destino. E’ la vita, che ci fa incontrare, nel bene e nel male, nella gioia e nel timore, nella serenità e nella paura…che ci fa incontrare chi ci fa vibrare, chi ci sa abbracciare e chi ci fa sor ri d ere, chi ha bisogno di aiuto e chi ci vuole aiutare, chi scappa da una guerra e chi cerca lavoro, chi ama la sua cultura, le sue origine e non vuole farsele rubare e cancellare, chi ama l’Arte e la Creatività. Incontrare un amore, un amico, una persona con cui costruire e inventare un lavoro più bello. Incontrare una cultura, un usanza, un essere umano dalla pelle e dai tratti somatici diversi dai nostri. Ma anche incontrare un libro, una città, un paesaggio, un raggio di luce at traverso la finestra sui mi l le colori. Anche so lo una frase che ci illumini la giornata come quella che ha scritto Vinicius de Moraes “La vita è l’arte dell’incontro”, una frase …quella frase che ci ha ispirato, dove la tra dizione del cantast orie incontra il flamenco e la sua passione, dove la danza del ventre incontra la tarantella… insomma dove le arti e le culture danno corpo e vita a quel Paese delle Meravi glie. Può essere rappresentato sia all'aperto che al chiuso.